1. BEVI CON REGOLARITÀ UN’ADEGUATA QUANTITÀ DI ACQUA
È consigliabile bere almeno 1,5 litri d’acqua ad intervalli regolari durante tutta la giornata. Scegli un’acqua oligominerale, leggera, a basso contenuto di sodio e diuretica, che possa facilitare la funzionalità renale, consentendo l’eliminazione di scorie e liquidi in eccesso.
Bere tanta acqua, inoltre, significa migliorare le funzioni intestinali, e dato che le malattie della prostata si combattono e si prevengono anche evitando la stipsi, ciò non può che costituire un ulteriore stimolo a bere liquidi o alimenti che ne siano ricchi. Attenzione, quindi, al sale: un uso eccessivo, infatti, favorisce la ritenzione idrica.
2. SEGUI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE
Si consiglia di limitare il consumo di grassi animali, birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, alcolici e superalcolici, caffè. Un’alimentazione ricca di grassi (specie quelli saturi) così come l’ingestione di carne rossa aumentano l’incidenza delle neoplasie della prostata. Privilegiare, al contrario, i cibi contenenti sostanze antiossidanti quali vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), vitamina C (ribes, kiwi, agrumi, fragole, mirtilli, cavolfiori, peperoni), vitamina E (olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), zinco (carni rosse, noci, fegato).
3. PRATICA REGOLARE ATTIVITA’ FISICA
Stare seduti a lungo , non aiuta. Se il lavoro costringe a lunghi periodi alla scrivania, il consiglio è quello di alzarsi ogni tanto e fare qualche passo. Se la sedentarietà è da combattere, anche gli sport troppo “pesanti” sono però da evitare. Da preferire, sono invece il nuoto e le lunghe camminate. Attenzione o, comunque, cautela, con la bicicletta, la moto, il motorino, l’equitazione ed il canottaggio, così come i lunghi viaggi in macchina. Questo tipo di attività, infatti, causano delle sollecitazioni traumatiche che si ripercuotono su tutto il pavimento pelvico, irritando di conseguenza anche la prostata, che può, in soggetti predisposti, infiammarsi e dare disturbi.
4. EFFETTUA UNA VISITA UROLOGICA NELLE VARIE FASI DELLA VITA: PUBERTÀ, ETÀ ADULTA E TERZA ETÀ
Prendi esempio dal mondo femminile: la prevenzione si fa a tutte le età.
5. PRESTA ATTENZIONE A QUANTE VOLTE URINI E SE AVVERTI BRUCIORE
L’aumento della frequenza minzionale e la presenza di bruciore rappresentano i primi segnali di infezione della vescica e della prostata.
6. RICORDA, NELLA VITA DI COPPIA, CHE L’INFERTILITÀ DIPENDE NEL 50% DEI CASI DAL MASCHIO
È consigliabile eseguire un esame del liquido seminale in previsione di una gravidanza desiderata, perché eventuali alterazioni possono mettere in evidenza patologie che sono risolvibili, se trattate in tempo.
7. PRESTA ATTENZIONE AD EVENTUALI PERDITE INVOLONTARIE DI URINA
E’ importante che le donne non trascurino anche il minimo episodio di incontinenza urinaria, sia sotto sforzo che a riposo.
8. CONSULTA SEMPRE UN UROLOGO SE VEDI SANGUE NELLE URINE
Anche un singolo episodio di sangue nelle urine (ematuria) può rappresentare un sintomo precoce di gravi patologie dell’apparato urogenitale.
9. EFFETTUA, DOPO I 45 ANNI, ALMENO UNA VOLTA L’ANNO UN PRELIEVO DI SANGUE PER CONTROLLARE IL PSA E IL TESTOSTERONE
Il PSA è un marcatore specifico della prostata utile per la diagnosi precoce del tumore. Il TESTOSTERONE è il principale ormone maschile e ad esso sono collegate numerose patologie (calo del desiderio sessuale e alterazioni collegate alla sindrome metabolica, quali diabete, patologie cardiovascolari, obesità ed iperlipidemia).
10. MANTIENI UNA SANA VITA SESSUALE A TUTTE L’ETÀ
Una regolare attività sessuale contribuisce al mantenimento di un buon equilibrio psico-fisico.
Una risposta
Condivido in pieno quanyo suggerito